Il punto esclamativo
Sottolineo arrogante,
son nato per questo,
timore imperante
di chi mi pronuncia.
Lo sguardo si accende,
nessuna rinuncia
è pronta in tuo aiuto.
Nessuna domanda
Mi pone un confronto,
son io che lo vinco!
Distogli lo sguardo,
cogli il comando,
muoviti e basta!
Puntualizzo preciso,
e a meglio guardare
nascondo il sorriso
e rovescio il puntino.
Minuscola “l” che guarda di sotto,
fai attenzione!
Non sporgerti troppo,
la lingua italiana non ha balaustra,
un attimo e cadi,
volteggi nell’aria,
atterri di testa
e tali rimani.
Spavento e ira,
risata decisa,
son io tutto questo.
Ventaglio di carte,
cogline una e stai ad aspettare,
un voce severa ti dirà cosa fare.
Non serve sperare,
legnaia dimessa da risistemare,
comincia da ora.
Non hai alternative,
la legna accatasta,
d’altronde è così,
punto e basta,
non punto comune
ma più impegnativo:
sono o non sono
un punto esclamativo?
Simone Zoja